
Franca Balla
Biografia
Franca Balla, nasce a Torino il 04 giugno 1949, dove frequenta gli studi primari poi segue la sua idea, iscrivendosi all’Accademia di Belle Arti Albertina di Torino. Il famoso pittore futurista Giacomo Balla, nato a Torino il 18 luglio 1871 e scomparso a Roma il 1 marzo 1958, era il cugino diretto del nonno paterno di Franca. Giacomo Balla, insieme a Gino Severini, Umberto Boccioni e Carlo Carrà, firmò il manifesto del Movimento Futurista. “Insieme svilupparono la rappresentazione del concetto di movimento attraverso la molteplice riproduzione di un unico soggetto come in una sequenza di fotogrammi.” Tratto da The Art edito da Mondadori (periodico bisettimanale n. 4 del 25/8/1998). Franca Balla, dopo il Diploma Artistico, inizia a frequentare la bottega d’Arte del Maestro Giorgio Rocca, per imparare la tecnica della velatura. In seguito, si avvia verso una strada personale, attraverso sperimentazioni e nuove tecniche, affacciandosi dapprima alla pittura Fiamminga poi all’Impressionismo, copiando diversi quadri di Van Gogh, Monet e Renoir,
passando poi successivamente al Verismo ed al Naturalismo, con nature morte raffiguranti cesti di frutti, fiori e paesaggi, approdando infine all’Iper-Realismo, tecnica con la quale dipinge attualmente. Partecipa a diverse mostre personali e collettive, in Italia ed all’estero, ultima tra queste, quella organizzata dal 29 luglio al 18 agosto 2022 dall’Associazione Artistica Arte e Cultura di Manfredonia, nel Fossato Sud del Castello Svevo – Angioino – Aragonese, dove ha ottenuto consensi sia tra i visitatori, sia dalla Giuria Artistica, che ha apprezzato i suoi lavori di copiatura e non solo.
Recensioni
Franca Balla è pittrice iperrealista che negli anni si è dedicata alle copie d’autore ma anche a dipinti di ispirazione naturalista. Le miniature del ‘700, le opere di Fragonard, con i minuziosi dettagli, oppure quelle di altri grandi maestri del passato, hanno rappresentato uno studio e una sfida per apprendere al meglio le varie tecniche pittoriche e svilupparle poi con gusto personale. Tra le serie più recenti, quelle dedicate ai fiori ed ai loro significati simbolici, oppure quelle che immortalano succosi e glassati pasticcini di frutta. Una Pop Art contemporanea che trova nel quotidiano lo stimolo più adatto per raccontare perizia tecnica e originalità di visione. Franca Balla utilizza la velatura, una pittura lieve, i cui toni leggeri ben si amalgamano tra loro, creando effetti di luce e tridimensionali perfetti. Il mondo interiore diventa così ingigantito, immagine estetica dal sicuro impatto visivo. Ha esposto in mostre personali e collettive, in Italia e all’estero, numerosi suoi lavori si trovano in collezioni private nazionali.”
Guido Folco
Museo MIIT di Torino

Ho conosciuto Franca Balla alla Biennale di Milano e ho iniziato ad apprezzare la sua pittura e seguire i suoi lavori. Franca,
non è una pittrice “improvvisata” ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti e la Bottega d’Arte del maestro Giorgio Rocca,
proprio come hanno fatto i grandi maestri. Grazie a Giorgio Rocca, ha imparato i trucchi del mestiere. Franca è molto brava a
riprodurre le opere dei grandi pittori, ma attraverso i suoi dipinti, sa cogliere la bellezza della realtà che la circonda, è
un’artista davvero talentosa, riesce a dare vita attraverso la pittura a fiori e frutti che sembrano voler uscire fuori dal quadro.
Sono stata colpita dal dipinto ”Arance rosse” dallo sfondo nero e dalle varianti dell’arancione che sembrano lasciate lì, pronte
per essere condivise con qualcuno, anzi si riesce persino a percepire l’odore e il sapore. Osservando “La maternità in rosso” si
nota l’infinita dolcezza che intercorre tra una madre e un figlio. Nello sguardo della madre c’è tutto l’amore materno
incondizionato, quello che va oltre la morte. Nella “Peonia” invece trovo la bellezza dell’anima dell’artista, la sua forza di
donna, la sua rabbia verso le avversità, ma pure il suo smisurato amore per la vita. L’opera “Frutta mista” mi riporta al cesto di
frutta del Caravaggio dove la natura morta è protagonista, qui vi è un realismo veramente tangibile e crea un colpo d’occhio
che attrae chi guarda, il grappolo d’uva è il protagonista assoluto del dipinto. Nel ritratto “Il Pagliaccio” vi è racchiusa tutta la
vita dell’artista affrontata con grande ironia, celando quella malinconia dei giorni che spesso l’accompagna , nascosta da un
sorriso, ma che si placa attraverso la sua pittura. Franca oltre ad avere un talento innato, proviene da una famiglia di artisti,
ricordiamo che il famoso pittore futurista Giacomo Balla, era cugino diretto del nonno paterno della pittrice. Franca è dotata di
una sensibilità straordinaria che solo i grandi artisti possiedono. Sono molto onorata e lieta di accompagnare con delle poesie
alcune sue opere, sono frutto dell’emozioni grandi che questa pittrice ha saputo tirare fuori dalla mia anima. Le sue opere
sono state esposte in Italia e all’estero ottenendo grandi riconoscimenti.
Antonietta Micali
Scrittrice, Poetessa e Giornalista