
Valéria Caldas
Presentazione
Valéria Caldas, nasce il 22 luglio 1962 a Rio de Janeiro, Brasile. Fin dalla sua formazione accademica in Brasile, è stata invitata a lavorare in diversi settori in cui si è concretizzata la conoscenza della buona estetica dell’immagine, nelle sue varie aree di attività e di apprensione, associate allo sviluppo tecnologico. Ha trascorso diciassette anni come scenografa per le fiction televisive e show line per la Rede Globo de Televisão (TV GLOBO), due macroserie per la Rede Record (TV RECORD), e negli ultimi anni come Direttrice d’Arte per cinema, teatro e serie drammatiche per i media digitali. La ricerca della perfezione estetico/visiva, sia attraverso gli studi dei grandi maestri della pittura universale, degli anonimi regionali, sia attraverso la pratica del disegno e della pittura ad olio su tela o su
legno, ha sempre inteso confermare il fare artistico come costante ricerca e incessante del “bello” attraverso il colore, la forma, l’equilibrio e l’interazione dell’artista e della sua opera con lo spettatore. In un tema che insiste sulla vecchia premessa vitruviana del “l’uomo come misura di tutte le cose”, si aggiungono espressioni umane, costumi e posture nel tentativo di catturare l’individualità di ogni essere come un personaggio unico, con storie e formazioni uniche nei diversi palcoscenici della vita. Il lavoro di Valéria Caldas richiede vita! Il suo talento trasporta nei nostri cuori lo stato d’anima delle sue tele con grande forza e sensibilità.
Provoca emozione e riflessione. Umanità. Quando siamo davanti alle sue tele, non possiamo sottrarci al pensiero della situazione in cui ogni essere umano ritratto si trova e rappresenta. Tutto questo dono allo spettatore è dovuto alla padronanza dei dettagli, alla scelta di elementi appartenenti al contesto di ciascuno e ad un equilibrio nelle composizioni con una rara combinazione di audacia e morbidezza nei colori. Essendo autodidatta, ci ricorda la forza del talento e la gioia che
l’Arte esiste. Lia Renha Scenografa e Direttrice Artistica per Cinema, Teatro e TV

Incrocio di razze
Valeria Caldas. La raffigurazione del vero, scaturisce dall’attenta osservazione delle espressioni impresse magistralmente nelle sue Opere. Così, nasce il rigoroso
impegno artistico di Valeria Caldas, nella sua mente, come fosse una consuetudine. I colori che ella adopera, sono vivi perché sono veri, sono colori che emozionano, nel giusto contrasto di luci, e distribuiti dopo una ricerca raffinata. Li distribuisce istintivamente, in equilibrio di toni, ed in perfetta composizione figurativa. Con animo sensibile e giusto, con buon gusto, e senso spiccato della poesia, scruta la realtà espressiva delle figure rappresentate, contemplando il bello, e lasciandosi alle spalle le problematiche della società, le brutture del mondo. La sua, è soprattutto e anche una pittura di pensiero, dipinge, traendo ispirazione dalle cose più piccole ma significative, della natura umana. Sono i particolari impressi, che rendono grande il suo animo: gli elementi essenziali della sua arte sono il colore, il segno, il disegno, il contenuto, ed il sentimento espresso. “Se la materia della Poesia è il linguaggio, la materia della pittura è il colore, materia e colore, come sentimento e memoria.” Un colore dinamico, ribollente nelle sue raffigurazioni, quasi in movimento, per la vitalità impressa nelle sue tavolozze. Ella possiede padronanza del senso della proporzione, e dello spazio, spontanea maestria, con la quale sbozza le figure ed i vari soggetti, la capacità con cui imprime i colori, la precisione dei contrasti cromatici, e la forza della visone dell’insieme. Pertanto, Valeria Caldas, ha la mia completa stima ed approvazione, per il suo non comune operato artistico.
(Michele L. Biafora (Candidato al Premio Nobel per la Letteratura.)

Linda flor
Valéria è nata artista. Disegnatrice fin da bambina, nonostante la sua vocazione risvegliatasi in tenera età per i dipinti e le tele, ha scelto l’architettura come diploma e mestiere, ma per vocazione e natura difficilmente percorreva questa strada. Così, senza rendersene conto o premeditarlo, univa ciò che aveva appreso al corso di architettura con il suo spirito libero e pragmatico, per cambiare direzione. Ha portato la sua forza creativa in spazi scenici di drammaturgia e performance musicali su palchi e studi di Rio de Janeiro, in una carriera lunga e fortunata, di cui ora ci dà segni attraverso dipinti dalla forte connotazione espressiva. Ritratto figurativo, realistico, a tratti romantico, che usa il colore come elemento espressivo nelle sue composizioni, Valéria presta la forza del suo carattere e la dolcezza di un animo – ora, rasserenato nel re-incontro con la sua vera vocazione artistica – a ciascuno dei suoi personaggi delineati a colpi decisi. Personaggi sempre in azione, che sono vivi e raccontano una storia; trasmettono emozione e verità, che ci coinvolgono e ci fanno credere che siano reali, che abbiano dei sentimenti. C’è vanità, noia, indifferenza, tranquillità nei quadri di Valéria; c’è giovinezza e vecchiaia, dentro e fuori, casa e strada. C’è una parte del mondo intorno a noi che ci fa pensare. E anche quando il volto non ci viene mostrato come in “Jeanne” o “She”, possiamo ugualmente lasciarci trasportare dai sentimenti controversi di queste due donne, tra la solitudine dell’alcool e della notte, e il sole e scena “palestrata” di una spiaggia di Rio de Janeiro, la netta differenza tra i corpi e le loro espressioni corporee. Tutto è opposto in queste due donne, che sono un po’ ognuna di noi. Allo stesso modo, c’è una somiglianza in “Hélio” e “Ian”, ciascuno nel proprio universo, entrambi dediti alla noia e allo sgomento comuni. Uno per aver già vissuto e, forse, per non aspettarsi più nulla dalla vita, ha paura del domani; un altro, proprio perché ha tutte le porte aperte, soffre dell’angoscia di trovarsi nel momento di fare le proprie scelte, di seguire
strade sconosciute e quindi, ugualmente, di dubitare del domani. Chi sono queste persone che Valéria “chiama” per nome, rivela lo stato d’animo ed espone il corpo a noi, spettatori sconosciuti, senza alcuna cerimonia? È il mondo intorno a te? Sono gli alter ego dell’artista? Poesia pura? Non importa. L’arte di Valéria Caldas risveglia i sentimenti con la semplice delizia dell’occhio, tocca il cuore e certamente risveglia nell’osservatore ricordi, sentimenti, desideri che ci sono cari e ci fanno sentire più umani. Valéria ha trovato la sua strada come artista-pittrice e non si fermerà mai. Salve, Valéria Caldas, pittrice del popolo brasiliano!
Dôra Silveira / Curatrice d’arte / Insegnante / Direttrice del Museo di Arte Contemporanea di Rio de Janeiro (1996-2004) Valéria Caldas, un’Artista che parte da autodidatta, direi quasi “Illuminata”, che dal nulla ha saputo esprimere su Tela, sapienti immagini con riflessi eccezionali. Ha frequentato corsi di specializzazione pur tenendo per se le sue capacità espressive. Molto amata dalla Baronessa Maria Lúcia Soares, ed a causa della prematura scomparsa della Baronessa, non ha potuto partecipare agli eventi già programmati, di Spoleto e di Matera. Ama dipingere soprattutto le espressioni delle persone e vi riesce molto bene. Infatti, nelle sue opere, oltre a dei colori appropriati, si denota tutta la sensibilità espressa dall’Artista nel riportare sulla tela, quanto i suoi occhi
stanno vedendo, oppure, quella parte di Lei stessa che sa nascondere molto bene agli occhi indiscreti. Vero che al momento non abbia realizzato molte
opere, queste bastano per capire che ci si trova di fronte ad un’Artista vero. Dôra Silveira, Lia Renha e l’amico e collega Accademico Tiberino e Poeta
di fama Internazionale Michele L. Biafora, hanno la capacità di vedere oltre le opere, soprattutto, il Loro linguaggio è appropriato per mettere a nudo
l’artista e leggere dentro il Suo animo. Recensione di Franco Spada Accademico Tiberino Ordinario

Sapucaia

Ela

Helio

Ian

Jeane

Lu

Maria

Senhorinha

Tru
