Autorità, stimati Accademici, Gentili signore e signori, cari amici, viviamo in un epoca di grande tribolazione morale, intellettuale ed economica. Un epoca dove i valori quali la lealtà, l’onestà, la correttezza, la temperanza, sembrano ricordi di un tempo passata e ormai dimenticato, in un oggi, in cui trionfano sentimenti quali l’arrivismo, l’egoismo, l’invidia, l’intolleranza, la tracotanza, la prepotenza. Bene in questi tempi oscuri , quando tutto diventa incerto e vacilla, quando anche i più forti dubitano, rinchiudendosi dietro a finestre di sconforto e sfiducia in egoistica, ma umana attesa di tempi migliori, vi sono uomini, rarissimi uomini, che hanno il coraggio di restare, sfidando tutto e tutti, in nome della parola data, dell’impegno a suo tempo assunto, di una lealtà immutata ed immutabile. Uomini che sanno guardare oltre i mali e le avversità del momento confidando, fiduciosamente, in una visione di insieme su cui poggiano le certezza dell’oggi e le speranze nel domani. Uomini incrollabili, di pochi sorrisi e convenevoli, ma di tanti concreti fatti, uomini senza la cui silenziosa e costante opera noi oggi non saremmo qui. Ed è a uno di questi Uomini che Noi, quale Presidente di questa antica e rinomata Accademia , ma anche come Ministro di fede e uomo, sentiamo il dovuto piacere di rendere un pubblico ringraziamento, conferendo questo riconoscimento, all’Accademico, Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, tralascio gli altri innumerevoli titoli, Franco Antonio Pinardi : Uomo , Accademico, Amico.