
Cantante lirico (Recanati, Macerata, 1890 — Roma, 1957).
Completati gli studi musicali a Roma sotto buoni maestri, Gigli debuttò con successo a Rovigo nel 1914, con la “Gioconda” di Ponchielli. Da quel momento intraprese quella carriera che lo portò trionfalmente, col suo ampio repertorio, su tutti i maggiori palcoscenici del mondo, acclamato ovunque per la sua delicata e particolarissima voce, che aveva avuto agli inizi il privilegio di un viatico eccezionale. Ventenne appena, infatti, Gigli, accompagnato da un autorevole suo maestro di canto, aveva ottenuto un’audizione da Giacomo Puccini.
Con animo comprensibilmente trepidante il giovane si era recato quel giorno a Torre del Lago, in casa del celebrato Maestro, che gli apparve, si, cortese, ma con misura e che a lui sembrò si apprestasse ad ascoltarlo non senza un po’ di corruccio e “noia”. E in tale atteggiamento parve al Gigli che il marstro si contenesse per la durata dell’audizione.
Quando nell’ampia stanza si dissolse l’ultima nota, Puccini si mantenne per qualche tempo concentrato: una sfinge. Gigli, che lo spiava con apprensione, pensò ad un fiasco. Ma Puccini si levò in piedi di slancio e l’apostrofò con enfasi:
“Ma chi sei?… Ma tu sei un angelo!”
Con quel viatico, appunto, ultimati gli studi, il giovane Gigli “parti”, e tenne per suo propiziante oracolo il grande musicista toscano.