Un artista di alta levatura Nemesio Orsatti, Maestro incisore

Pittore e incisore (Ferrara, 1912 — ivi, 1987).

Accademico Tiberino, stimato insegnante negli istituti artistici, particolarmente versato nelle tecniche e nella pratica dell’incisione, si distingueva per finezza e spiccata creatività. Alla sua scuola si sono formati validi artisti del ramo, da tempo impostisi all’attenzione dei più esigenti amatori delle arti figurative.

Le opere dell’Orsatti sono caratterizzate generalmente da una venatura romantica, evidenziata attraverso la levità del segno, e da una raffigurazione che tende a prediligere il filone della grazia muliebre, come ad inseguire il sogno poetico dell’eterno femminino. Ma non per questo deve ritenersi che l’opera dell’incisore ferrarese sia monocorde; essa presenta, in realtà, una multiformità di soggetti, rivelatrice di un indiscusso eclettismo dell’artista, il quale pure nel paesaggio e in altri “generi” espressivi dà mostra di maestria e di rara misura nel dosaggio dei valori proposti nella sua sempre calibrata “narrazione

Come persona — e ne può dare testimonianza qui, l’estensore delle presenti note, che si onorò dell’amicizia del Nostro — egli era aperto ad ogni forma di conoscenza; e aveva il dono raro di accostarsi alle cose quasi con umiltà; e il tutto sapeva sempre ricondurre ai canoni fondamentali della sua arte.

Discreto, apparentemente dimesso, ma in sostanza ben consapevole delle proprie possibilità, egli era un ottimista in quanto animato e sostanziato dal senso del bello, di cui era fervido seguace; e per questo sapeva trarre dalle migliori espressioni della natura umana una sorta di quintessenza del suo poetico raccontare per immagini”.

Nel misurato repertorio degli artisti dell’incisione, e vorremmo dire più propriamente dei maestri, l’Orsatti merita un posto di riguardo; va detto tuttavia che la sua notorietà fra i competenti, seppure sia stata larga, è parsa, al consuntivo dei consuntivi, non proprio adeguata al valore che ha saputo esprimere, sovente con eteree trasfigurazioni, nel campo specifico, ad esempio, dei temi religiosi; il che, per un artista spiccatamente “laico” costituisce un significativo tributo alla sfera del divino.

Per questa somma di motivazioni, Nemesio Orsatti appare meritevole di essere ‘rivisitato” dalla critica, per avere operato, distinguendosi, nell’ambito della più valida tradizione settoriale.