La raccolta di notizie sulla vita ormai bicentenaria dell’Istituzione Accademica che vi è stata fin qui proposta, per quanto immancabilmente frammentaria per qualche vuoto non strettamente documentabile, ha quanto meno consentito all’estensore di queste note di mettere a fuoco (tale almeno, la speranza) lo spirito e quindi lo scopo dominante della benemerita Istituzione culturale, cosa che era, del resto, nelle attese della committente Presidenza, e cioè di onorare il genio e il talento non soltanto italici, ma più estensivamente continentali, di Personalità eminentissime Uomini e Donne che, in vari modi e forme, hanno “dato” all’Umanità stessa nei campi dell’Umanesimo e delle Arti, con lo stimolare ed esaltare sensazioni e sentimenti; o in quello vasto delle scienze volte al benessere e al progresso morale e fisico sia dei contemporanei loro che dei posteri, vale a dire ben più in là, nel tempo, di questo nostro momento di fortunati fruitori di tanto impegno; a vantaggio, in altre parole, di quella posterità che ci si augura in linea per conformità, e rispondenza recettiva, di così alti valori.
Onore dunque ai “Tiberini” tutti della cui adesione e appartenenza l’Accademia va’ giustamente orgogliosa nell’opera dei quali si esalta non soltanto una funzione meramente “catalizzatrice”, ma di palestra fervida, ognora aperta agli ingegni operanti in ogni campo, nel nostro tempo, in coesione d’intenti; quegli stessi che costituiscono la molla di una suprema aspirazione: l’anelito della continuità.
Sostegno alla cultura
orse il termine di “mecenatismo” potrà anche risultare ampolloso, ma ci è doveroso riconoscere il merito di un sostegno alla presente iniziativa editoriale, che è venuto da un ambiente operativo di meritoria qualificazione, quale, con tutta proprietà, può definirsi l’Organizzazione di viaggi a sfondo sia culturale che divagatorio, ma in ogni caso, inteso come contributo ad una sempre maggiore conoscenza delle “cose” del mondo e per una opportuna intensificazione dei rapporti tra le genti.
A proposito di Accademie (e di questa nostra in particolare) abbiano ricordato in più d’una occasione, come “povera e nuda” sen vada la filosofia, madre d’ogni branca del sapere; ed è proprio sotto questo profilo che il riconoscimento va ad… incunearsì: impegno precipuo nostro è quello di porre in merito e quindi alla ribalta del pubblico interesse, un tesoro di valori che spesso, rischierebbe di restare in ombra.
E poiché la cultura si onora e si valorizza in varie forme, allorché vi sia la volontà di farlo, ecco di seguito il nome, o, per meglio dire, la “ragione sociale” da additare al cortese lettore: